Dopo lo stop forzato causato dall’emergenza epidemiologica da Covid19, i membri dell’Assemblea Generale del Consiglio Nazionale dei Giovani, l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nell’interlocuzione con le Istituzioni ed il confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile del nostro Paese, tornano a incontrarsi in presenza, dandosi appuntamento a Savona, dal 17 al 19 giugno.
La prima giornata, dopo l’approvazione del verbale dell’assemblea precedente ed i saluti della Presidente Maria Cristina Pisani, sarà animata da un dibattito sul tema della “partecipazione giovanile ai processi decisionali a tutti i livelli”. Seguirà poi la presentazione della ricerca relativa all’“Indagine sui fabbisogni formativi inevasi e nuove competenze richieste dalla transizione digitale ed ecologica e dalle nuove modalità di lavoro” e dibattito con aziende, testimonial ed esponenti istituzionali nell’ambito dell’Anno europeo.
Anche la Fondazione Amesci vi prenderà parte con la sua delegata Feliciana Farnese.
“La tre giorni assembleare – spiega Feliciana Farnese, delegata della Fondazione Amesci in seno al Consiglio Nazionale Giovani – sarà svolta all’insegna del dibattito e del confronto tra le organizzazioni giovanili e con le autorità locali, regionali, su numerosi temi. L’incontro sarà anche l’occasione per continuare a creare protagonismo ed attenzione intorno alla città di Savona, unica città italiana candidata italiana a Capitale Europea della Gioventù 2025, proprio nell’Anno Europeo dei Giovani.
“In Italia l’Anno Europeo dei Giovani – spiega la delegata – andrà di pari passo con l’attuazione del NextGenerationEU per quanto riguarda la creazione di opportunità di lavoro di qualità e di istruzione e formazione. Non è dunque un caso che, come Consiglio Nazionale, dedicheremo la giornata assembleare di sabato ad un importante momento di confronto anche con alcuni rappresentati del mondo dell’imprenditoria. In linea con le finalità della Strategia dell’UE per la gioventù 2019-2027, l’Anno Europeo dei Giovani intende inoltre dare risalto alle tante prospettive che le transizioni verde e digitale offrono ai giovani ed alla società in generale: in questo senso ci soffermeremo a discutere degli esiti della presentazione dell’indagine condotta sui fabbisogni formativi inevasi, sulle nuove competenze richieste dalla transizione digitale ed ecologica e dalle nuove modalità di lavoro. E’ dunque fondamentale che nell’anno dedicato ai giovani europei si rifletta sul ruolo che le istituzioni e le organizzazioni giovanili, insieme, possono e devono avere per aiutare soprattutto quelli con minori opportunità ad acquisire una maggiore consapevolezza delle politiche che l’UE mette in campo per i suoi giovani e per rafforzare il progetto comune dell’Unione europea arricchendosi della loro prospettiva” conclude Farnese.